La ricerca della meta per il prossimo viaggio è partita stavolta da poche certezze: almeno un paio di isole, un bel mare e tanta natura da vivere. E così, dopo lunghe ricerche e cambi di destinazione, la scelta definitiva è caduta sulle Eolie. Mi sono avvicinata all'idea di questa destinazione grazie alle descrizioni di alcuni itinerari di trekking sui vulcani, all'alba mentre la terra è ancora fresca oppure al tramonto, con i colori del fuoco che si mescolano al calore infuocato dei raggi del sole, ed è stato subito amore.
Ho iniziato a leggere le pagine della guida Lonely Planet dedicate a questo arcipelago siciliano e ho scoperto così la varietà di paesaggi e attività che questa destinazione offre.
Ho letto di Lipari, la più grande delle "sette sorelle", punto di partenza ideale per le escursioni in barca dei dintorni. Non vedo l'ora di passeggiare nel suo porticciolo, con le case colorate sul lungomare, e tra i vicoli del centro intorno a Corso Vittorio Emanuele per risalire poi fino alla cittadella. Sono curiosa di visitare anche l'entroterra selvaggio dell'isola, ammirare i panorami delle sue coste viste dall'alto (ho letto che il percorso da Piano Conte alle Terme di San Calogero è bellissimo al tramonto perché regala uno scorcio da cartolina su Filicudi e Alicudi!) e percorrere a piedi i sentieri a picco sul mare, per poi godere del meritato relax sulle spiagge di Canneto, Valle Muria e Papesca.
A Vulcano vorrei arrampicarmi fino al cratere, magari al mattino presto prima che la temperatura sia troppo calda e per godere della tranquillità "a tu per tu" con la Fossa di Vulcano. Poi ci sono i fanghi termali, naturalmente, e la Spiaggia delle Sabbie Nere del Porto di Ponente, con le sue acque limpide da cui emergono imponenti faraglioni. Ma ciò che ha colpito la mia immaginazione è l'anima meno turistica dell'isola: ho letto del piccolo porticciolo di Gelso, semplice e pittoresco, da cui parte un sentiero che porta a un faro abbandonato, immediatamente inserito nella "to do list" del viaggio. Potevo forse non subirne il fascino?
Alicudi e Filicudi sono le più remote e meno turistiche tra le Eolie. Immagino che trascorrere una giornata qui, raggiungendole in barca, sia un viaggio nel viaggio e regali una pace assoluta. Ho visto immagini bellissime delle grotte di Filicudi e del suo villaggio preistorico, mentre ho letto che Alicudi è il luogo ideale per rifugiarsi per un po' lontano dal Mondo in quanto gli unici mezzi di trasporto sono barche e muli. C'è da aggiungere altro?
Stromboli mi ha conquistata semplicemente con la sua sagoma fumante, che non vedo l'ora di scalare a piedi, al tramonto, per ammirare le eruzioni del vulcano che si stagliano nel buio della notte. Lo immagino uno spettacolo bello da togliere il fiato.
La prospettiva di un'isola quasi completamente pedonale fa di Panarea un luogo dove non vedo l'ora di sbarcare. Ho letto di una rete di sentieri che la attraversa, portando a Cala Junco, alla Spiaggetta Zimmari e alla Spiaggia Fumarola, ma anche in alto, verso Punta del Corvo, dalla cui vetta si possono avvistare le altre sei isole dell'arcipelago.
E poi non vedo l'ora di godermi aperitivi e cene vista mare, nella cornice bianca e blu da cartolina di quest'isola un po' VIP.
Salina, l'isola più verde dell'arcipelago, è la tappa conclusiva dell'itinerario pianificato per questo viaggio. La immagino rigogliosa e rigenerante, un luogo di pace dove dedicarsi all'ozio immersi nella natura e nella degustazione della Malvasia locale, magari partecipando a uno dei percorsi degustativi enogastronomici organizzato dalle aziende vinicole locali.
https://youtu.be/88iE8KeZpN4
Infine ho visto questo video stupendo, realizzato da Sicily International e ho capito con assoluta certezza che la meta è quella giusta. Adesso non resta che partire… il conto alla rovescia è già cominciato!
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