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Home  >  Canada  >  Ottawa: il calore accogliente di una capitale a misura d’uomo
Canada

Ottawa: il calore accogliente di una capitale a misura d’uomo

Sara Posted on25 Ottobre 20176 Maggio 2018 autunno, Canada, Capitale, città, cultura, fiume, foliage, museo, natura, Nord America, Ontario, Ottawa, Ottawa River, Parlamento, Québec, visitare Leave a Comment 505 Views

Avevo letto che il Canada ha un’anima multiculturale e che il vero plus di questo Paese sono proprio i suoi abitanti. Adesso, avendo vissuto sulla mia pelle il senso di calda accoglienza che i Canadesi mi hanno trasmesso, posso ammettere che è proprio così.

Arrivare in una nuova città e interagire con le persone del posto è sempre il modo migliore per immergersi nella cultura locale. Essere accolte, proprio la prima sera al nostro arrivo, da una deliziosa vicina di casa che organizza una cena multiculturale per far sentire tutti importanti e preziosi, ognuno nella propria diversità, è però un valore aggiunto che non ha prezzo e che si è rivelato una bellissima sorpresa e un emozionante benvenuto a Ottawa. E poi trascorrere la serata tutti insieme a scavare e intagliare le zucche giganti di Halloween, ci ha consentito di fare un po’ nostra questa tradizione americana. Che da oggi, nella mia mente, sarà legata per sempre al ricordo di una serata indimenticabile trascorsa con mia cugina a casa di due canadesi, in compagnia di un coreano, un messicano, un franco-canadese e una congolese. Il modo più concreto per applicare il concetto del superare le differenze per lavorare insieme, linea guida dei padri fondatori della Confederazione Canadese. Il mio soggiorno nella Capitale decisamente non poteva iniziare meglio di così!

Il 2017 è un anno significativo per Ottawa, in quanto i Canada celebrano il 150esimo anniversario della Confederazione. Questo luogo bilingue, ricco di cultura e storia, attraversato dall’Ottawa River, comprende due città, nelle due province di Ontario e Québec, e costituisce la capitale della Nazione. Lo specchio perfetto della natura variegata del Canada e dei Canadesi.

Ecco allora le tappe della mia visita in città, in un’area percorsa esclusivamente a piedi, salvo il tragitto di circa 15′ in bus tra Little Italy – la nostra base a Ottawa – e il cuore della capitale (l’applicazione OCTranspo offre informazioni in tempo reale sulle linee di trasporto pubblico, è ottima e funziona anche off line!).

⁃Parliament Hill

Scelgo di iniziare la mia visita di Ottawa da uno dei suoi luoghi più simbolici, il Parlamento, sede del governo. Arrivando da Sparks Street, una delle vie più antiche della città, mi si presenta davanti agli occhi in tutta la sua eleganza, in cima ad una collina erbosa curatissima, e la torre della Pace, simbolo di pace in tutto il Paese, svetta in mezzo all’edifico principale in tutta la sua imponenza.

Ma ciò che mi conquista sono gli scorci che si aprono passeggiando tutto intorno all’edificio, dalla biblioteca circolare con le sue vetrate gotiche colorate, alle statue commemorative delle figure più emblematiche della storia canadese, come i padri fondatori oppure l’eroico Terry Fox, che dopo aver perso una gamba a seguito di un tumore, ha deciso di percorrere il Paese correndo, raccogliendo fondi per la ricerca sul cancro.

I giardini sono arricchiti da alberi le cui sfumature, dipinte dal foliage, compongono quel quadro caldo che tanto sognavo prima di partire per questo viaggio, e in cui mi perdo mentre sposto lo sguardo sull’Ottawa River e sulla natura multicolore che si riflette nell’acqua del fiume.

⁃Ottawa Locks e Majors Hill Park

Dal Parlamento, in direzione est, scendo lungo il viale alberato che fiancheggia l’Ottawa Locks, le chiuse che costituiscono l’elaborata e scenografica parte finale del canale Rideau che parte dalla cittadina di Kingston e arriva fino qui, percorrendo ben 200km. Lo spazio verde è dominato dalle torri merlate del Château Laurier e si estende fino all’Ottawa River e lungo le sue rive si apre il sentiero del parco Majors Hill, imperdibile per una passeggiata con vista su Gatineau, la città facente parte del territorio della Capitale ma appartenente alla Provincia del Québec. Non mi lascio sfuggire questa opportunità e vengo ripagata dallo spettacolo delle foglie colorate che cadono dagli alberi, danzando al ritmo del vento che a tratti rinfresca questa calda giornata autunnale.

⁃Gatineau

Attraversando Alexandra Bridge, ponte con un’area dedicata a pedoni e ciclisti che qui non mancano, ci si lascia alle spalle la collina del Parlamento e si arriva alla città di Gatineau incontrando prima di tutto Jacques Cartier Park, area verde in cui hanno luogo i festival cittadini e dove mi godo attimi di assoluto relax camminando su un tappeto di foglie colorate e ammirando il versante della città appartenente alla provincia dell’Ontario.

Lungo le sponde del fiume ha sede anche il Museo di Storia Canadese, costudito all’interno di un grande edificio in pietra dalla forma arrotondata che sembra parte della natura che lo circonda e ricorda proprio l’armonia di rocce, ghiacci e alberi del Canada primordiale.

Procedendo lungo il percorso pedonale che fiancheggia il fiume, lungo Rue Laurier, mi addentro tra le vie che si aprono verso l’interno del quartiere e raggiungo Place Aubry. Avevo letto che si trattava di uno dei luoghi più antichi e pittoreschi di questa zona e non volevo perdermelo. Si tratta di uno spazio minuscolo, poco più di una piazzetta, circondata da ristoranti e bar, ma i suoi edifici bassi hanno il sapore della storia che li caratterizza e vale la pena fare un salto ad immortalarli.

⁃West Wellington Street

Lasciandomi Gatineau alle spalle, percorro Portage Bridge e attraverso Victoria Island, dove ci sono i resti dell’antico Carbide Mill, avveniristico mulino del 19esimo secolo testimonianza del passato industriale di quest’isola.

Al termine del ponte, svolto a sinistra e percorro Wellington Street, ampio viale alberato dove si affacciano prima la Library and Archives Canada, che non è solo una semplice biblioteca ma imponente memoria collettiva e sede del patrimonio culturale canadese, grazie ai suoi milioni di documenti scritti, fotografie e registrazioni audio. Qui ho l’occasione di visitare una mostra temporanea attualmente in corso, che partendo dal quesito “Chi siamo?”, presenta un percorso di ricerca sull’identità canadese e sulla storia multiculturale di questa nazione.

Più avanti, proseguendo verso il Parlamento, incontro invece i Memorial Buildings, due mastodontici edifici costruiti nel 1950 a tributo dei veterani che hanno combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo pochi passi, la Suprema Corte del Canada, ultimo grado di appello, in cui è custodito il documento originale della Carta dei Diritti del Canada.

Segue poi la Banca Centrale, l’autorità monetaria del Paese dal momento in cui ha aperto i battenti, nel 1935.

E infine la Sede Nazionale della Stampa, che detiene uno dei diritti fondamentali dei Canadesi, la libertà di espressione, ed è oggi sede rappresentativa dei principali mezzi di informazione e luogo deputato alle conferenze stampa ufficiali del Parlamento.

Ogni edificio è raccontato da pannelli esplicativi bilingui (inglese-francese) oppure dall’ottima app gratuita “Capital Tours”, una vera e propria guida tra i siti di maggiore interesse che ho trovato comodissima, ben dettagliata e accattivante, e in generale traspaiono una cura e un’attenzione al dettaglio che denotano grande senso civico e di appartenenza. Come la pulizia delle strade e dei luoghi pubblici, impeccabile, l’urbanistica fortemente orientata ai pedoni e ai ciclisti, la gentilezza media che si percepisce anche solo camminando per strada e l’attenzione agli altri che si manifesta in piccoli gesti come le code ordinate alle fermate dei bus oppure l’aprire le porte alle donne e sorridere accompagnando l’espressione Ledies first – prima le Signore – una delicatezza d’altri tempi che personalmente trovo stupenda.

⁃ByWard Market

Dove le istituzioni pubbliche e la vita quotidiana si incontrano, ecco il ByWard Market. A due passi dai principali edifici governativi, infatti, si trova il mercato più antico della città. Oggi affiancato da negozi e ristoranti multietnici, si snoda lungo un’unica lunga via con bancarelle all’aperto e al coperto. Come sempre, sono i venditori di frutta e verdura a catturare maggiormente la mia attenzione, con i vegetali esposti ordinatamente come a creare colorate decorazioni. Naturalmente in questo periodo dell’anno sono le zucche a farla da padrone – giganti o piccolissime, rotonde o allungate – grazie agli imminenti festeggiamenti di Halloween, e l’arancione in tutte le sue forme e sfumature è una piacevole costante che crea favolosi contrasti cromatici irresistibili da ammirare e fotografare. Come sempre il calore umano ha un impagabile valore aggiunto e così ciò che mi resterà impresso nella mente è la chiacchierata che mi ritrovo a fare con una piacevole venditrice, mentre mi dedico alla spesa di frutta e verdura, che mi racconta tutto delle condizioni metereologiche nei giorni a venire e mi suggerisce cosa visitare in città qualora dovesse piovere come previsto.

Tra la moltitudine di scelte possibili per una pausa golosa qui, infine, decido di fermarmi al Maple Valley Tea World, un piccolo negozio di the gestito da una signora cinese che sorride con gli occhi prima ancora che con il tono della voce, che mi conquista coccolandomi con un the all’acero servito insieme a Maple Cookies, biscottini a base di sciroppo d’acero.

⁃Museo di Storia Canadese

Il Museo di Storia Canadese è un luogo da scoprire, dentro e fuori, e richiede una visita a se perché è talmente vasto e completo da meritare tutto il tempo necessario per assaporarlo. Se la meravigliosa architettura esteriore ricorda i paesaggi primordiali della natura canadese, il suo interno non è da meno e custodisce il valore prezioso della storia di questa Nazione, dai suoi albori fino ai giorni nostri. Con oltre 1500 reperti autentici, l’esposizione segue il corso degli eventi che si sono susseguiti nel tempo, e installazioni interattive, luci e suoni coinvolgono il visitatore in un crescendo di stupore e curiosità.

Scelgo infine di terminare la mia visita nella Grand Hall, il punto focale dell’architettura del museo e sede della più grande collezione al mondo di totem, di forme e dimensioni più disparate e tutti legati dal fascino della storia e della simbologia che caratterizza ciascuno. Ultimo pregio, non per importanza, da questa sala si apre una bellissima vista sul fiume e su Parliament Hill.

⁃Il Parlamento

Avevo letto che una visita in città non poteva dirsi completa senza la visita alla sede del Governo del Paese, quindi mi munisco di biglietto per una visita gratuita (i ticket sono distribuiti, per fascia oraria e ad esaurimento, nell’ufficio del turismo al civico 90 di Wellington St.) e ho così la possibilità di entrare nell’edificio centrale di questa imponente struttura. Il tour è breve, specialmente durante il giorno lavorativo i cui i politici sono al lavoro ed è quindi impossibile visitare le sedi di Camera e Senato, ma la passione con cui la nostra guida ci accompagna attraverso gli austeri corridoi è contagiosa e rende accattivante il tempo trascorso in questo luogo così simbolico per il Canada.

Infine decido di fare nuovamente due passi nello spazio verde che circonda il Parlamento e, seduta sulla panchina di fronte alla balconata che guarda verso Victoria Island, mi rendo conto che inconsapevolmente ho scelto il punto più panoramico da cui osservare il tramonto. Potevo forse perdermelo?

Riparto da Ottawa arricchita da un profondo senso di gratitudine verso questa città che ha saputo accogliermi ed emozionarmi dal primo momento in cui sono arrivata. E dove ho avuto la conferma che il Canada è bellissimo, ma sono i Canadesi a renderlo un luogo speciale.

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